Scherma Storica

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La Confraternita de’ Masnadieri è in primo luogo una scuola di scherma storica che mira all’accurata riproduzione di tecniche di combattimento del XIII secolo, con specifico riferimento ai manuali del Flos duellatorum (1409-10) e del Manoscritto I.33 (1300 ca.).

Queste pietre miliari dell’arte del combattimento medievale raffigurano numerose tecniche schermistiche di spada a una mano e a due mani, nonché di daga, brocchiere, bastone e armi in asta; la Confraternita de’ Masnadieri tenta di proporne interpretazioni fedeli, con particolare interesse all’esecuzione di combattimenti il più possibile realistici per l’epoca che si vuole ricostruire.

Fondamentale per la nostra Scuola è la sicurezza nell’azione, assicurata dall’uso di armi non affilate e di protezioni adeguate, ma soprattutto garantita da un’istruzione basata sul completo controllo dell’arma e sul rispetto dell’avversario.

Non meno importante è l’aspetto ludico della nostra attività: la Scuola è composta da appassionati dell’epoca medievale che trovano nell’arte schermistica un sano divertimento, in grado di incanalare le energie e di rafforzare corpo e spirito in un modo non certamente comune e di piacevole singolarità.

Se come noi hai sempre sognato di imparare l’arte della scherma medievale, passa a trovarci per 2 allenamenti di prova gratuita!

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I Trattati

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Il Manoscritto I.33, altresì noto come London Tower Fechtbuch, è un trattato scritto dal monaco Lutegerus che consiste in 64 tavole illustrate raffiguranti azioni di combattimento di spada medievale e brocchiere, con descrizioni in latino e termini tecnici in germanico. I protagonisti delle azioni sono due monaci, un maestro e uno scolaro (riconoscibile dal cappuccio).

Dato lo stile grafico tipico di fine XIII – inizio XIV secolo, deliberatamente aprospettico, l’interpretazione delle posizioni dei due monaci non è semplicissima. A questa difficoltà interpretativa si aggiunge il fatto che più mani hanno concorso alla scrittura e all’illustrazione del manoscritto, il quale non è esente da primitivi errori e successive correzioni, probabilmente ad opera di vari maestri che nel tempo rivisitarono il materiale del trattato.

Il Manoscritto I.33 è un testo didattico, come testimoniano i numerosi versi che avevano come scopo aiutare la memorizzazione delle tecniche. I principi basilari sono continuamente ripetuti all’interno del trattato e si possono riassumere in alcuni concetti chiave.

Per prima cosa il brocchiere è tenuto sempre in protezione della mano armata e viene usato per estendere la superficie di parata della spada. La protezione è infatti sempre di primaria importanza: solo dopo aver reso inoffensiva l’arma dell’avversario viene tirato un colpo di risposta. Frequentemente il brocchiere è usato per bloccare la mano armata dell’avversario contro il suo stesso corpo. Per quanto riguarda i colpi, sono molto frequenti quelli di punta, soprattutto alla testa (come si può vedere nell’immagine).

Scopri di più sul Manoscritto I.33.

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Il Flos duellatorum, primo rappresentante italiano di una tradizione germanica di fechtbuch (manuali di combattimento), è un trattato scritto da Fiore dei Liberi da Premariacco all’inizio del XV secolo, del quale ci sono pervenute due versioni, una prosaica (collezioni Getty e Morgan) e una poetica (collezione Pisani-Dossi).

Dal punto di vista contenutistico, il manuale spazia da tecniche di lotta a mani nude e di difesa senz’armi contro daga (di cui si può vedere un esempio nell’immagine), a tecniche di combattimento con spada e bastoni, ma vengono anche illustrati combattimenti a cavallo e in armatura completa. Il Flos duellatorum è caratterizzato da un legame molto stretto tra testo e raffigurazioni, in quanto il testo necessita delle immagini per rendersi comprensibile e viceversa.

Il manuale è diviso in sezioni di tecniche d’armi, ciascuna delle quali si apre con l’illustrazione di un magistro, riconoscibile per la corona dorata sul capo, il quale nel corso della sezione viene raffigurato a compiere le varie tecniche contro altre figure umane chiamate zugadori, senza corona né segni di riconoscimento. Le varianti delle tecniche sono mostrate invece dagli scolari, che hanno una fascia dorata sotto il ginocchio, mentre le contro-tecniche sono mostrate dai contrari che oltre alla benda hanno anche la corona dorata.

Scopri di più sul Flos Duellatorum.